La verità è che la vita non la capirò mai.

Un giorno mi sento al settimo cielo e gli uccellini cantano, quello dopo, invece, penso di essere appena stata sotto un treno e piove.
Avrei bisogno di precauzioni per la vita, tipo delle pillole che fanno capire che strada prendere, come non stare male. Se potessi inventarle, le chiamerei Pillole Della Felicità.
Ma la verità è che io non devo essere dipendente da qualcosa che non sia me stessa.
Non posso lasciare la mia vita nelle mani di altri, il momento di vivere è adesso e sono io che devo agire.
Non saranno pillole, persone, bei voti a rendere la vita migliore, ma la soddisfazione, la realizzazione di se stessi, la chiara consapevolezza di essere nel posto giusto al momento giusto.
Prendo la scuola, ci guardo dentro e capisco che stare male per delle valutazioni, che tra tre anni non conteranno più, non serve a NIENTE.
Tolgo anche lo stress, la pressione dei professori e "Sei al classico, sei migliore degli altri".
Baggianate.
Non è la scuola a fare la persona, è la persona che si fa scuola da sola.
Perciò, scusatemi se non avrò voti bellissimi e se non sarò un genio, ma credo di avere molto di più dentro di un semplice 9 in latino.
Ho dentro voglia di vivere, voglia di trovare la mia strada e sentire il vento sulla pelle.
E fidatevi che ci riuscirò.
Sarete semplicemente un brutto ricordo di una mia lontana adolescenza.